giovedì 20 marzo 2008

Kafka sulla spiaggia - Haruki Murakami

Qualche giorno fa stavo cazzeggiando in giro per la Feltrinelli (ovviamente con in mano almeno cinque libri che mi sono dovuta trattenere dal comprare...ne ho presi solo tre...) quando vedo sullo scaffale delle nuove uscite un libro bianco con una foto in bianco e nero di un bambino giapponese.
“Ecco, l'ennesimo libro su Hiroshima... -___-;” penso, e sto per bypassarlo quando mi accorgo... CHE è UN NUOVO LIBRO DI MURAKAMI!!!
Premetto che io sono assolutamente DIPENDENTE dai libri di Murakami, e se penso di averli già letti tutti e che dopo questo dovrò aspettare il prossimo... proprio ora che ero riuscita a disintossicarmi... Devo cercare di non divorarlo in tre giorni come faccio al solito.
Comunque corro in cassa con “Kafka sulla spiaggia”, Sayonara Gangster, e quel malloppone di “Io sono un Gatto” di Natsume Sōseki, che comincio a sospettare sia lungo quanto il Genji.
Mi dispiace solo di aver abbandonato a metà “Guanciale d'erba” di Natsume Sōseki...ma che ci vuoi fare, è la selezione naturale.

Il libro lo sto ancora leggendo, ma dato che non ho nulla da fare finché l'installazione del nuovo antivirus non si completa (e ce ne sta mettendo di tempo) non posso aprire la maggior parte dei programmi e allora.. posto ^^;

La struttura ricalca un po' quella de “La fine del mondo e il paese delle meraviglie”, in cui due storie si alternano una nei capitoli pari e una in quelli dispari. Ovviamente andranno a collegarsi, ti aspetti sin dall'inizio che andranno a collegarsi, e lo fanno così presto da lasciarti un po' sconcertato.
La prima è narrata dal punto di vista dei un ragazzino quindicenne scappato di casa, con un inquietante alter ego di nome “il ragazzo chiamato corvo”, che scappa nel Kyuushu e si rifugia nella biblioteca di una cittadina dove si ritroverà a vivere. (Bliblioteca...che elemento nuovo eh? Mi meraviglio che non sia ancora saltata fuori una piscina comunale.)
Ammetto di essermi assolutamente innamorata del personaggio di Ōshima, l'assistente bibliotecario, nonostante quel suo assurdo “segreto” che mi fa sempre stupire di quanto possano cadere nell'assurdo gli autori giapponesi con l'arrivo della vecchiaia. Non che non ci stia all'interno della storia, sicuramente ha avuto l'effetto voluto sul lettore.

La seconda storia è in terza persona e segue la vita di un adorabile vecchietto ritardato e analfabeta, che però compensa riuscendo a comunicare con i gatti. Mentre cerca un gatto su commissione per arrotondare il sussidio datogli dal "governatore" viene coinvolto in un visionario omicidio che lo porterà a fuggire... indovinate dove?

Per ora mi piace molto, e anche se il mio giudizio è assolutamente di parte è stato molto acclamato dalla critica.
Credo che seguiranno altri post entusiastici su questo libro, anche se è un po' difficile non cadere nello spoiler. Io sono esattamente a metà, e mi trovo davanti all'ardua decisione di lasciarlo lì fino a domenica e portarlo in Giappone con me (odio portarmi avanti e indietro un libro già letto -___-;) o finirlo in due giorni e cominciare Sayonara Gangster... Però non voglio finirlo ç__ç poi mi tocca aspettare un altro anno >__<; e Murakami non è più tanto giovane XD

7 commenti:

Palmiro Poltronieri ha detto...

ciao, hajimete,
ho apprezzato i tuoi vari siti su musica e fenomeni culturali (e uso di linguaggio web)!
purtroppo il libro è stato pubblicato tardi, in Francia era uscito nel 2006 e io avevo letto la versione in inglese ancora prima, insieme a Blind Willow, Sleeping Woman.
Che hai letto delle prime cose di Murakami Haruki? ci sono alcune edizioni formato short stories che sono carine, es. Flipper...
va be, fanatico no, curioso,
e raccolgo libri vecchi dai negozioetti dell'usato,
ho di Soseki The Three-cornered World" che mi è piaciuto, e Night Train to the stars di Miyazawa.
stop, troppo lungo...
a presto risentirti

Georgia ha detto...

zavorka> Ciao! scusa se non ho risposto prima ma ero in viaggio ^^;

Purtroppo di Murakami ho avuto occasione di leggere solo i libri pubblicati in italiano... sono indecisa se cercare di procurarmeli in inglese o aspettare un po' e passare direttamente al giapponese (nonostante ci metterei davvero molto a leggere, credo ne valga la pena) Non che non mi piacciano i libri in inglese, ma non essendo in lingua originale sarebbe solo uno spreco delle mie già scarse energie mentali XD
Idem di Soseki, devo cimentarmi con "io sono un gatto" che tra poco è più lungo del Genji ^^;;; Purtroppo studiando letteratura all'università ogni settimana scopro cinque o sei libri che vorrei leggere T__T

Anonimo ha detto...

grazie Georgia,
sapevo del tuo viaggio, e aspetto le foto. Non capisco i kanji, e mi accontento delle traduzioni. Certo chiamare Norvegian wood come Tokyo blues fa perdere il senso della canzone dei Beatles... e il testo, così in sintonia con il libro.
La prossima volta ti posto qualche curiosità Haiku.
un'altra passione è x gli animè... miyazaki in testa!
ciao

Palmiro Poltronieri ha detto...

Giorgia,
ho postato alcuni hauku su
http://czechfood.blogspot.com
volevo chiederti di contorllare e suggerire una traduzione migliore
ciao

Palmiro

Anonimo ha detto...

Ciao, mi piacerebbe sapere se per caso di Murakami hai letto After Dark perchè mi piacerebbe sentire un tuo sicuramente dottissimo commento a riguardo, in particolare sul personaggio di Eri che scivola dal piano del reale in un piano completamente immaginario per poi ritornare al primo.

Erik ha detto...

Hey, non è poi così assurdo il segreto del signor Oshima... anch'io sono così! prova a vedere qualcosa su intersessuati e FtM, e capirai...

Un abbraccio!

Erik

Georgia ha detto...

erik > non trovo assurdo il segreto in sè, trovo assurdo che Murakami sia così a corto di idee! XD